FAEDO (FAEET)

SAN CARLO BORROMEO 

Fu eretta nel 1692 e restaurata nel 1972. Si trova al centro del paese e ad occidente ha una piazzetta con la casa parrocchiale. La facciata è assai semplice con tre finestre accostate e un modesto portale sormontato da una lunetta con affreschi del 1974. L'interno è a una sola navata con due cappelle laterali. A sinistra entrando si trova il battistero formato da una antica tazza di pietra con una copertura a forma di tempietto ottagonale di stile barocco. Vi sono vicini due ceroferari in ferro battuto (XIX).

La cappella di sinistra è decorata di medaglioni con affrescati episodi della vita di S. Antonio.

Nell’ancona, posta sull'altare, in stucco bianco su fondo rosso e con angeli cariatidi ai lati è collocata una tela rappresentante S. Antonio a cui appare la Vergine con Gesù Bambino (XVII). Ai lati della mensa sono posati sul pavimento due angeli ceroferari in legno dorato di stile neoclassico (XIX).​

Il presbiterio è limitato da una balaustra in marmi di vari colori. L'altar maggiore è in parte in legno e in parte in stucco colorato con colonne nere sorreggenti capitelli dorati e angeli con tube di gusto popolare. La pala è costituita da un dipinto che rappresenta S. Carlo in preghiera e la SS. Trinità (XVII). Sul lato destro del presbiterio vi è una sedia con braccioli in legno intagliato recante uno stemma che raffigura un albero entro un castello con due torri (XVII).

L'altare della cappella di destra è rivestito in metallo sbalzato e argentato (XIX/XX) e, in una cornice lignea con fregi dorati su fondo azzurro, una tela con la Madonna del Rosario col Bambino, S. Domenico e una santa domenicana, attorniata da 15 ovali raffiguranti i Misteri del Rosario, entro un duplice nastro dorato (XVII).

Sul lato destra della chiesa sorge un OSSARIO settecentesco, preceduto da un minuscolo giardino e da un portico con due archi a tutto sesto ai fianchi e sulla facciata un arco.

SAN BERNARDO                 Seguila su Facebook


Documentata nel secolo XVI, per le sue strutture tipicamente medievali si direbbe sorta perlomeno nel secolo XV e fu la sede della parrocchia sino al 1629.

Sorge in mezzo a pascoli ondulati con qualche casolare vicino, ha davanti un masso erratico, chiamato «el Crapp del diàvul», con accanto un paio di castagni e con una immagine sacra fattavi collocare dal gruppo Associazione Nazionale Alpini di Faedo in memoria dei propri Caduti. La bassa facciata a capanna con pietre a vista, restaurata anni orsono, è prolungata a sinistra da un corpo un tempo adibito a fienile ed ora residenza temporanea del parroco.​

Vi si nota una nicchia con statua della Madonna, sotto la quale vi è una lapide su cui si legge: «In questo luogo furono sepolti gli abitanti di Faedo sino all'erezione della parrocchia sec. XVII››. II pregevole portale in pietra verde, con gli stipiti e l’architrave adorni di rosoni, datato 1545 e sormontato da una lunetta con fregi analoghi, si direbbe collocato al centro della facciata in epoca posteriore, proprio sotto un minuscolo oculo tondo molto svasato tipico del Medioevo.

Il campanile, concluso da un singolare pinnacolo arrotondato e da una bella croce in ferro battuto, è del sec. XIX ed è stato restaurato nel 1976.

Sulla parete di sinistra, presso l’ingresso al campanile, vi è un affresco raffigurante S. Rocco (XVI). La tradizione vuole che tutta la parete fosse stata affrescata nel '500-600 e poi imbiancata, forse a causa di qualche pestilenza. Si sono rinvenuti parte degli affreschi sia sulla parete sinistra con un Ultima cena sia a destra con un san Lorenzo e sul lato prima del presbiterio una Madonna della frutta e nell’abside tutto affrescato con i santi patroni delle vicine chiesa S.Giorgio e sant’Antonio abate con anche san Bernardo ….

Prima dell'affresco vi è una tela, del 1714, che rappresenta la Madonna col Bambino, S. Bernardo e S.Carlo, sulla parete di fronte ve ne è un'altra con le effigi di S. Rocco e S. Sebastiano (XVIII). Sulla parete di fondo a destra dell’abside vi è un'edicola in legno contenente una statua della Madonna col Bambino, vestita con abiti veri, tutta scolpita in legno, salvo il capo che è in stucco colorato.